c50c4a261a2d98c7a50b1f63afa9290b1di Francesca Brunati

MILANO – Se in famiglia il marito è l’unica fonte di reddito, appartiene esclusivamente a lui il denaro depositato sul conto corrente cointestato anche alla moglie casalinga, con la quale è sposato in regime di comunione dei beni e dalla quale si è separato.

E’ quel che emerge da una sentenza, di recente impugnata, con cui il Tribunale di Milano ha assolto un uomo, padre di due figli, dall’accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare dopo che la ex moglie, in separazione di fatto e prima dello scioglimento del matrimonio, aveva prelevato una cospicua somma dal conto comune per le esigenze di casa. Il tribunale, inoltre ha anche sostenuto che frasi del tipo “mantenuta”, “sei grassa, chi ti vuole”, sebbene contrarie al buon gusto, sono irrilevanti ai fini del reato di maltrattamenti.

La vicenda per la quale l’uomo, denunciato dalla moglie, è finito imputato anche per maltrattamenti in famiglia, va dall’autunno del 2003 all’estate del 2005. Lui, libero professionista, e lei, impiegata in congedo dal lavoro per seguire i due bimbi ancora piccoli, uno dei quali malato. La moglie nei ritagli di tempo dà una mano al marito: piccoli lavoretti svolti da casa, come la battitura di elaborati o la redazione di fatture. I due cominciano a litigare in modo pesante. Il matrimonio va alla deriva fino ad arrivare, per volere di lei, alla richiesta di separazione…[continua…]

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