tassi_sul_mutuo1L’andamento degli ultimi mesi del tasso Euribor, che serve ad indicizzare i mutui a tasso variabile, dimostra come trattasi di un parametro definito nella sostanza dai banchieri senza alcuna correlazione con le politiche adottate dalla Banca Centrale Europea.

Questo, in estrema sintesi, è quanto sostiene la Federconsumatori nel rilevare come il tasso medio sui mutui nel nostro Paese sia superiore di circa mezzo punto rispetto a quello praticato nel resto dell’Europa.

Di conseguenza, l’Associazione ritiene che quella praticata nei confronti dei mutuatari italiani sia un’appropiazione indebita aggravata dal fatto che in passato, quando i tassi erano molto bassi, gli istituti di credito indirizzavano e consigliavano le famiglie italiane a sottoscrivere mutui a tasso varibiabile anziché quelli a tasso fisso.

Quindi, la Federconsumatori, congiuntamente con l’Adusbef, ritiene che sia oramai superato ed ingiusto agganciare il tasso sui mutui a tasso variabile all’Euribor, che durante tutti questi mesi di crisi finanziaria è stato tenuto artificiosamente alto.

In questo modo, tra l’altro, sono rese vane per i consumatori le potitiche di riduzione di tassi della BCE, visto che i mutuatari non possono trarre beneficio dalla riduzione del costo del denaro che, in presenza di un proseguimento della crisi finanziaria, è destinato a scendere ulteriormente.

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