Pugno di ferro della Cassazione contro le aziende che, ancora oggi, espongono i dipendenti all’amianto.
Il datore rischia una condanna per i decessi e per le malattie contratte anche se il dipendente, molti anni prima, aveva lavorato per brevi periodi in fabbriche a rischi amianto, e anche se la presenza delle sostanze nocive viene accertata nei pressi della sua abitazione.
Lo ha stabilito la Suprema corte con la sentenza n. 42128 del 12 novembre 2008.
La sentenza 42128a1
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