I suicidi per superlavoro sono molto frequenti in Giappone – E l’espressione è ormai entrata anche nel dizionario d’inglese.

Per la prima volta, due aziende condannate al risarcimento – Yuji Uendan faceva quindici ore, senza giorno libero.

Tutto il tempo che ho passato è stato sprecato”. In una giornata di marzo del 1999, ancora prima che i germogli di ciliegio cominciassero a sbocciare, un ragazzo di 23 anni, Yuji Uendan, in preda a una forte depressione causata dall’eccesso di lavoro, si è tolto la vita.

È stato trovato nel suo appartamento di Kumagaya, alla periferia di Tokyo, con quelle parole scribacchiate su una lavagnetta bianca che usava per l’elenco degli appuntamenti giornalieri…[continua…]

Da La Repubblica   la notizia qui