E’ truffa avere un doppio lavoro statale martedì, Giu 17 2008 

Cass. V sez. pen. Sentenza n. 23623/08

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’impiegato di pubblica amministrazione che svolge un’attivita’ parallela a quella in ufficio può essere condannato per truffa.

Il caso è quello di un impiegato che faceva apparire la sua presenza in ufficio o si dava per malato svolgendo in realtà un altro lavoro. La tentata truffa scaturisce dal fatto che il dipendente pubblico svolge un doppio lavoro.

Da Saranno Avvocati   la notizia qui

Militari vittime a causa di uranio impoverito: il Ministero della Difesa non risponde martedì, Giu 17 2008 

Corte di Cassazione, Sezione Quarta penale, sentenza n. 17693/2008

Con ordinanza, in data 26.09.2005, il GIP presso il tribunale di Cagliari ha disposto l’archiviazione del procedimento iscritto nei confronti di ignoti per il reato di cui all’art. 589 c.p. , a seguito di opposizione alla relativa richiesta del P.M. depositata dalle parti offese V. C. e S. P.

La vicenda riguarda la morte del militare italiano V. S. che aveva prestato servizio in Bosnia da addebitarsi, secondo le denunce presentate dai suoi stretti parenti, alla contaminazione da uranio impoverito durante la sua permanenza in quel luogo.

Le indagini svolte dal P.M. , e sollecitate dal GIP, sono state finalizzate, anche a mezzo di consulenze tecniche, alla verifica: a) della effettiva esposizione del V. alla contaminazione da uranio impoverito; b) e, in caso affermativo, della esistenza del nesso causale tra il decesso del militare e la suddetta esposizione.

All’esito di tali attività investigative, il GIP ha concluso, quanto alla verifica del punto a), «Alla luce di tali risultanze non è, dunque, possibile affermare, se non in via meramente congetturale, l’avvenuta partecipazione del militare a missioni che abbiano comportato l’effettiva esposizione a radiazioni da uranio impoverito…[continua…]

Da La Previdenza   la notizia qui

Le regole per gli strumenti didattici per i disabili martedì, Giu 17 2008 

DPCM 30.4.2008 – GU n. 136 del 12.6.2008

Come devono essere le copie su supporto digitale dei testi scolastici e gli strumenti didattici ad uso degli studenti disabili? Innanzi tutto i libri in formato elettronico dovranno includere l’ultima edizione del programma di lettura previsto del ministero per l’innovazione e le tecnologie, oltre che le istruzioni d’uso, con la specifica dell’organizzazione del contenuto del supporto digitale, le modalità di installazione e di utilizzo del materiale fornito.

Le caratteristiche logiche e strutturali del libro di testo originale dovranno essere mantenute inalterate nella corrispondente versione elettronica ed il testo dovrà essere presentato in modo linea rizzato, eventualmente suddiviso in blocchi e colonne. I libri dovranno avere, poi, un sommario navigabile per consentire il collegamento diretto ai corrispondenti contenuti e prevedere idonei collegamenti ipertestuali per il ritorno all’indice od ai contenuti alla fine di ciascuna sezione…[continua…]

Da Cittadino Lex   la notizia qui

Tribunale di Lecce: risarcimento del danno da trattamento estetico martedì, Giu 17 2008 

Tribunale Civile di Lecce, Sentenza 9 aprile 2008

Centri estetici e danni alla salute: l’alta professionalità e specializzazione deve essere goduta non solo dal responsabile del centro estetico, bensì da tutti gli operatori che in esso svolgono la propria attività.

Con la sentenza in commento, il Tribunale di Lecce ha condannato il responsabile di un centro estetico a risarcire ad una sua cliente il danno subito (da intendersi nella sua articolazione di danno patrimoniale e danno alla salute) in conseguenza dei trattamenti estetici a lei improvvidamente somministrati.

La pronuncia, certamente rilevante soprattutto per la originalità dei temi affrontati (è assai scarsa se non inesistente la tradizione giurisprudenziale sul punto), ha senz’altro anche il merito di introdurre dei principi comportamentali, da tenersi da parte dei centri estetici, nei riguardi dei loro clienti, che trovano il loro pieno avallo normativo nel combinato disposto dell’art. 32 della Carta Costituzionale e dell’art 1176 del Codice Civile…[continua…]

Da Filodiritto   la notizia qui

Fabbricati rurali iscritti in catasto, si paga l’Ici martedì, Giu 17 2008 

“La ruralità di un fabbricato iscritto in catasto con attribuzione autonoma di rendita non esclude l’assoggettamento del fabbricato stesso all’Ici ma produce i suoi effetti solo ai fini (antecedenti) dell’accatastamento e dell’eventuale attribuzione di rendita in quanto questi due fatti (contestabili unicamente nei confronti dell’Agenzia del Territorio, preposto alle afferenti operazioni e non del comune, attesa la vincolatività dei dati catastali ai fini Ici per entrambe le parti del rapporto concernente quest’imposta) costituiscono i presupposti indefettibili ma anche sufficienti perché un fabbricato sia assoggettato a Ici”.

Da Cassazione.net   la notizia qui